Si è conclusi ieri la manifestazione fieristica biennale di Verona Progetto Fuoco, dedicata a impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione della legna.
“Fuoco amico”. E questa volta con accezione positiva. Sì perché le fiamme accese a Verona durante la 12ma edizione di Progetto Fuoco 2020 provano a mandare in fumo alcuni luoghi comuni su legno e pellet, fornendo soluzioni per migliorare la qualità dell’aria e contrastare i cambiamenti climatici. E sfruttando allo stesso tempo la risorsa forestale italiana che oggi è ampiamente sottoutilizzata, se non in alcuni casi abbandonata. La fiera, tra le più importanti al mondo, ospita 800 espositori, di cui quasi la metà sono aziende straniere provenienti da 40 nazioni diverse.
Oggi l’Italia preleva il 18 per cento delle proprie risorse forestali, mentre l’Austria, ad esempio, ne usa l’83 per cento. Inoltre c’è da sottolineare come, in soli 50 anni, la copertura forestale sia più che raddoppiata, passando da circa 5 milioni di ettari a quasi 11 milioni, con una crescita che non accenna ad arrestarsi. Ogni anno sono quasi 53mila gli ettari in più presenti, a fronte degli oltre 322mila ettari in Europa, per un volume complessivo pari a 35,9 milioni di metri cubi.
L’ Azienda Marana Forni presente al Pad 4 Stand 5A con i forni Trofeo 85 (adatto alla cottura della pizza senza glutine) e Gea 150
Durante la fiera, inoltre si sono svolte prove di cottura, con il modello 95 rotante su & giu’, adatto alla cottura della pizza napoletana, con una capacità di inserimento di ben 5 dischi di pasta.
Attilio Albachiara presente in stand per la collaborazione nella preparazione della pizza napoletana insieme a tanti pizzaioli affiliati dell’ Associazione Mani d’ Oro
Attilio Albachiara e Marco Raiola
Pasquale Miele pizzaiolo titolare della pizzeria Napoletana di Pasquale Miele a Mirandola (Modena)
Fausto Buglio esperto venditore dell’ azienda Marana e Michele Catalano pizzaiolo titolare della pizzeria Annette di Mantova